L’intelligenza artificiale nella Comunità europea

Sommario: 1. Introduzione; 2. L’intelligenza artificiale oggi; 3. La COM (2018) 237. L’intelligenza artificiale per l’Europa; 4. Intelligenza artificiale e pubblica amministrazione.

1. – Introduzione

È del 25 aprile 2018 la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, COM (2018) 237, dal titolo “L’intelligenza artificiale per l’Europa”, che mostra come sta cambiando il nostro modo di vivere grazie all’evoluzione, sempre più veloce, delle tecnologie digitali.

Quando si parla di intelligenza artificiale (IA) si fa riferimento allo sviluppo di macchine che siano in grado di agire, ragionare, apprendere e comunicare nello stesso modo, o addirittura meglio, degli esseri umani.

Gli studi in materia di IA risalgono ai primi anni ’60 del secolo scorso quando gli scienziati hanno iniziato a focalizzare l’attenzione principalmente sulla ricerca di soluzioni per problemi semplici, ad esempio sviluppando programmi e applicazioni informatiche in grado di risolvere puzzle o acquisire informazioni.

In seguito, sono state sviluppati algoritmi sempre più capaci in grado di svolgere compiti più complessi, quali la progettazione o l’analisi. I sistemi tecnologici, dunque, hanno iniziato ad acquisire una conoscenza specifica di problemi.

2. – L’intelligenza artificiale oggi

Si è giunti così fino ad oggi. Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha trovato sempre maggior impiego nel nostro sistema di vita. Molte architetture di elaborazione sono già realtà e vengono impiegate quotidianamente con grande successo.

La disponibilità di enormi quantità di dati e gli elaboratori sempre più veloci rendono possibile la creazione di algoritmi sempre più intelligenti e sofisticati.

E sono proprio le tecnologie di Big data, la sensorizzazione degli ambienti e l’Internet of Things (IoT) a fornire delle basi di dati estremamente dettagliate, che permettono di trasformare questi dati in informazioni rilevanti e decisioni efficaci.

Le più recenti applicazioni di IA hanno dimostrato che investire sulle tecnologie algoritmiche può migliorare le decisioni e prevenire potenziali situazioni critiche. Tanto è vero che le aziende, le organizzazioni, le istituzioni investono sempre di più in sistemi di intelligenza artificiale in grado di coadiuvarne il modo di operare e prendere.

3. – La COM (2018) 237. L’Intelligenza artificiale per l’Europa

Con la recentissima COM (2018) 237, anche la Comunità europea ha preso in analisi il tema dell’Intelligenza artificiale, analizzando varie sperimentazioni già in atto negli stati membri e valutando vantaggi e criticità di questo tipo di applicazioni tecnologiche.

Gli stati membri dovrebbero, in un’ottica comune, avere un “approccio coordinato per sfruttare al massimo le opportunità offerte dall’IA e affrontare le nuove sfide che comporta”, si legge nel punto 1 della comunicazione. In particolare, l’intelligenza artificiale rientra nella strategia della comunità europea per la digitalizzazione dell’industria. Il 10 aprile 2018 molti stati membri si sono impegnati a collaborare sulla IA.

Lo scopo della comunicazione è quello di raggiungere determinati obiettivi in merito alla intelligenza artificiale quali. Il primo obiettivo è quello di dare impulso alla capacità tecnologica e industriale della Unione e all’adozione della IA in tutti i settori economici, sia privati che pubblici. E’ necessario, poi, preparasi al cambiamento socio-economico che l’intelligenza artificiale comporterà, incoraggiando la modernizzazione dell’istruzione e dei sistemi di formazione. Occorre, infine, assicurare un quadro etico e giuridico adeguato, basato sui valori dell’UE, con adeguamento delle norme esistenti.

L’Unione europea appare, dunque, favorevole all’incremento dei sistemi di Intelligenza artificiale e all’adozione di queste applicazioni in tutti i settori economici. E’, infatti, previsto l’aumento degli investimenti per incoraggiare le piccole e medie imprese e le pubbliche amministrazioni ad adottare sistemi intelligenti.

4. – Intelligenza artificiale e pubblica amministrazione

Il tema della intelligenza artificiale non può non coinvolgere anche il settore pubblico, già interessato da diversi anni dalle politiche di e-government che ne prevedono la completa digitalizzazione.

Nel 2018, l’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, ha iniziato a studiare le possibili applicazioni di Intelligenza artificiale per il settore pubblico, al fine di valutare come la diffusione di nuovi strumenti e tecnologie di IA possa incidere sulla costruzione di un nuovo rapporto tra Stato e cittadini.

Allo scopo è stata creata una task force che studierà l’applicazione delle applicazioni di IA nella pubblica amministrazione e che ha già prodotto un primo rapporto – il Libro Bianco “Intelligenza artificiale al servizio del cittadino” – in cui ha identificato le possibili raccomandazioni che la pubblica amministrazione italiana potrà adottare nei prossimi anni per un corretto utilizzo dell’Intelligenza artificiale.

Bibliografia

– Nilsson N.J., Intelligenza artificiale, Apogeo 2002;

– Russel S., Norvig P., Intelligenza artificiale. Un approccio moderno, vol. I., Pearson 2005;

– Pizzetti F., Intelligenza artificiale, protezione dei dati e regolazione, Giappichelli 2018;

– Boldrini N., AI. Artificial Intelligence. Come è nata, come funziona e come l’Intelligenza artificiale sta per cambiare il mondo, la vostra vita e il vostro lavoro, Milano Finanza 2018.

– Morace F., Futuro + umano. Quello che l’intelligenza artificiale non potrà mai darci, EGEA 2018.

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