Codice dell’amministrazione digitale. Schema delle principali riforme

Sommario: 1. Introduzione; 2. Le riforme più recenti al codice dell’amministrazione digitale.

1. – Introduzione

Il codice dell’amministrazione digitale, com’è noto, è stato emanato il 7 marzo 2005 con il d.lgs. n. 82, che ha reso obbligatoria la digitalizzazione della pubblica amministrazione italiana.

Con questa norma, il legislatore, da un lato, ha riunito in un unico testo alcune disposizioni già esistenti in materia di informatizzazione pubblica, e, dall’altro, ne ha create di nuove per nuovi servizi e nuove opportunità.

Già pochi mesi dopo dalla sua entrata in vigore, il codice ha subito un primo intervento correttivo, ad opera del d.lgs. 4 aprile 2006, n. 159, recante Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante codice dell’amministrazione digitale. L’art. 30 del decreto 159 ha inserito nel codice tutta la disciplina del sistema pubblico di connettività e della rete internazionale della pubblica amministrazione.

Dopo l’entrata in vigore del codice, il tema della digitalizzazione è diventato uno dei pilastri fondamentali su cui fondare la modernizzazione della pubblica amministrazione.

Per queste ragioni, in attuazione della delega contenuta nell’art. 33 della l. 18 giugno 2009, n. 69, con il d.lgs. 30 dicembre 2010 n. 235 è stato adottato il nuovo codice dell’amministrazione digitale, entrato in vigore il 25 gennaio 2011 e immediatamente efficace, che ha aggiornato il quadro normativo sull’informatizzazione pubblica all’evoluzione tecnologica. Questo nuovo decreto ha voluto dare un impulso più incisivo all’applicazione della digitalizzazione pubblica.

Esso ha introdotto delle novità nella disciplina precedente. L’impianto delle firme elettroniche si è arricchito di una nuova tipologia di firma elettronica cd. avanzata, con cui è possibile sottoscrivere un documento informatico con piena validità legale.

Il nuovo codice ha introdotto, altresì, la figura dei cd. conservatori accreditati, in grado di certificare il processo di conservazione dei documenti informatici. Ha anche introdotto il principio della continuità operativa. Le amministrazioni pubbliche devono, cioè, dotarsi di piani specifici di emergenza e di disaster ricovery per prevenire i rischi legati all’uso delle tecnologie.

Tra le norme collegate alla digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche rientra anche la l. 17 dicembre 2012, n. 221, di conversione del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, che ha dato attuazione all’agenda digitale.

2. – Le riforme più recenti al codice dell’amministrazione digitale

Più di recente il codice dell’amministrazione digitale è stato oggetto di un ulteriore intervento di riforma, a seguito della emenazione del d.lgs. 26 agosto 2016, n. 179, recante Modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

Tra le principali novità introdotte dal decreto c’è il domicilio digitale, che viene definito come l’indirizzo di posta elettronica certificata o altro servizio di recapito, indicato al comune di residenza dal cittadino come canale esclusivo di comunicazione con l’amministrazione.

Da ultimo, il codice è stato interessato da un ulteriore intervento correttivo ad opera del d.lgs. 13 dicembre 2017, n. 217, Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, concernente modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, entrato in vigore nel mese di gennaio 2018.

Tra le novità introdotte dal decreto 217, è la previsione di una Piattaforma Digitale Nazionale Dati con lo scopo di favorire la conoscenza e l’utilizzo del patrimonio informativo detenuto dalle amministrazioni. Inoltre, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha il compito per il futuro di redigere delle linee guida sui documenti informatici.

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