Algoritmi, smart cities, metaversi. Etica ambientale ed etica digitale per lo sviluppo sostenibile

Il perseguimento dello sviluppo sostenibile presuppone una gestione integrata di interventi
e pone grande attenzione, in particolare, allo sfruttamento delle potenzialità del progresso tecnologico
come ausilio necessario per la tutela ambientale. Invero, i sistemi informatici trovano, già da qualche tempo, largo impiego negli studi e nelle sperimentazioni di questo settore. Tant’è che le interconnessioni esistenti tra le scienze informatiche e le scienze ambientali hanno fatto emergere una nuova disciplina, nota appunto come informatica ambientale, che rappresenta un’area multidisciplinare che studia i dati per ottenere una migliore comprensione dell’ambiente, per identificare e governare i rischi e per valutare le opportunità offerte dall’interazione tra i sistemi
naturali, le attività umane e la società. Ma i nuovi processi economici, l’evoluzione continua delle infrastrutture ICT e la governance delle nuove società, digitali e resilienti, specie dopo la pandemia, stanno creando e potenziando strumenti sempre più sofisticati in grado di supportare e, in alcuni casi, sostituire l’uomo nelle sue attività, producendo risultati più efficaci con minori margini di errore. Il rapido perfezionamento delle tecnologie di ultima generazione come l’Internet delle cose, la blockchain, i modelli di elaborazione dei dati basati sull’intelligenza artificiale predittiva e generativa, fa largo, da un lato, alla sperimentazione e applicazione diffusa delle c.d. smart cities che, in linea con i princìpi della green economy, propongono una gestione intelligente ed ecosostenibile degli spazi e dei servizi delle città, e, dall’altro, apre la via alla realtà virtuale, oggi nota come «Metaverso», intesa come l’idea di creare un ipotetico mondo virtuale parallelo che incarna modi di vivere e lavorare nelle città virtuali come alternativa alle città intelligenti del futuro.
Il metaverso, nelle sue molteplici sfaccettature, può trovare applicazione in qualsiasi contesto e ha il potenziale per ridefinire le attività di progettazione delle città e la fornitura di servizi favorendo così l’aumento dell’efficienza urbana. Ora, in una prospettiva informatico-giuridica, a fronte di questa evoluzione, è diventato fondamentale
avviare un’analisi profonda su quale sia l’impatto delle politiche di digitalizzazione e quali vantaggi ne
scaturiscano per tutti i settori come, nel caso di specie, l’ambiente.

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