La qualità dei dati pubblici

Sommario: 1. Introduzione; 2. Multicanalità dei servizi pubblici; 3. Il valore dell’informazione nel settore pubblico; 4. Qualità dei dati pubblici ed interoperabilità; 5. Il coordinamento dei dati.

1. – Introduzione

La qualità dei dati pubblici, che vengono scambiati, elaborati, ed utilizzati dalle amministrazioni è il presupposto delle iniziative di e-government.

I governi dei principali paesi industrializzati hanno cercato di dare attuazione a queste politiche per raggiungere due principali obiettivi: aumentare l’efficienza e l’efficacia delle strutture pubbliche e migliorare la qualità dei servizi resi ai cittadini utenti. Entrambi gli obiettivi si fondano su un approccio nuovo alle tecnologie informatiche, reso possibile dallo sviluppo di Internet e degli strumenti di comunicazione. Un approccio che ha come immediata conseguenza quella di porre l’utente come soggetto fondamentale e attivo del processo di erogazione dei servizi.

2. – Multicanalità dei servizi pubblici

Lo sviluppo dell’informatica digitale ha ampliato le modalità di erogazione dei servizi da parte della PA. Dal tradizionale sportello si è passati ai canali telefonici. E così, gradualmente, all’espansione dei servizi in rete, cioè quell’insieme di servizi, non mediati da sportello, cui è possibile accedere in modalità remota mediante una pluralità di canali: web, chioschi telematici, tv digitali, call center, telefoni cellulari. Nell’ottica di una maggiore efficacia e semplificazione dell’azione pubblica, l’approccio multicanale è uno degli aspetti qualificanti la riforma amministrativa in atto, incentrata su diversi aspetti tra cui il rapporto tra privati (cittadini e imprese) e le amministrazioni pubbliche.

La multicanalità modernizza le modalità di svolgimento delle attività amministrative e pone le premesse per una efficace strategia di valutazione della soddisfazione cittadino-utente, mettendo a disposizione un insieme diversificato di canali di front office.

L’approccio multicanale, che ha trovato nel nostro ordinamento il suo riconoscimento nella Direttiva del Dipartimento Innovazione e Tecnologie del 27 luglio 2005, supera e comprende il processo di informatizzazione pubblica. Erogare i servizi pubblici in modalità multicanale significa, dunque, allargare le reali potenzialità di fruizione degli stessi.

3. – Il valore dell’informazione nel settore pubblico

Le pubbliche amministrazioni sono, nelle società contemporanee, i maggiori produttori e detentori di informazioni e, con la progressiva introduzione delle tecnologie informatiche e telematiche, le capacità di trattamento delle informazioni stesse si sono ampliate considerevolmente.

Inoltre, grazie all’innovazione tecnologica e di Internet, il cittadino può elaborare autonomamente le informazioni messe a disposizione attraverso la rete, contribuendo al processo di attribuzione di nuovi e ulteriori valori conoscitivi ai dati pubblici.

Ciò su cui occorre soffermare l’attenzione, in questo contesto, è la necessaria qualità che le informazioni devono avere, fin dalla loro raccolta, in vista della loro circolazione tra le amministrazioni, della loro diffusione, della loro fruizione ed utilizzazione.

Il modo in cui i dati in possesso della pubblica amministrazione sono organizzati, condizionandone l’effettiva utilizzabilità, incide sulla qualità stessa dell’azione amministrativa e dei rapporti tra amministrazione e cittadini.

4. – Qualità dei dati pubblici ed interoperabilità

Quello della qualità dei dati è, quindi, per il settore pubblico, un problema sia interno alle pa e nei rapporti tra pa che esterno legato ai rapporti tra il sistema pubblico, i cittadini e le imprese.

Dal punto di vista tecnologico, nella specie, il problema della qualità dei dati si pone sotto due angolazioni: una legata alla diffusione delle informazioni e all’accesso a queste da parte del cittadino mediante le tecnologie; ed un’altra cui si collegano in particolare i temi della interconnessione e interoperabilità, dell’accesso amministrativo, della condivisione dei dati e delle basi di dati.

Il tema, fondamentale per le politiche di e-government, dell’interoperabilità richiede che i dati siano omogenei e coerenti. L’accesso interamministrativo telematico richiede una affidabilità minima delle informazioni residenti nelle banche dati delle amministrazioni pubbliche e suscettibili di essere utilizzate da altri soggetti pubblici nell’ambito dell’azione amministrativa.

5. – Il coordinameno dei dati

Affinchè i dati gestiti dalle pa siano di qualità occorre, pertanto, che i dati stessi siano coordinati. Dal punto di vista più strettamente organizzativo, il coordinamento dei dati presuppone la distribuzione diffusa dei compiti di gestione dei dati medesimi. Ciò impone l’adozione di modelli organizzativi partecipati e di leale collaborazione.

E, d’altro canto, la previsione di requisiti di tipo qualitativo, l’adozione di meccanismi e regole volte alla loro diffusione, non potrebbe non essere un imperativo per i soggetti pubblici. Questo perché diversamente si assisterebbe alla produzione di errori, in contrasto con i principi di efficienza, efficacia, imparzialità e ragionevolezza che devono sottendere all’agire amministrativo.

I principi che regolano il funzionamento della PA trovano concretezza nella correttezza degli elementi conoscitivi.

E la funzione informativa ha una sua autonomia solo se e nella misura in cui le informazioni sono di qualità. Cosa questa che richiede, quanto meno, informazioni corrette. Di qui la necessità di garantire degli standard di qualità dell’informazione.

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